Sia che pedaliate soli sia che siete soliti uscire con gruppi di amici ci sono alcune precauzioni da mettere in atto per evitare cadute banali. Piccoli gesti, spesso non conosciuti nemmeno dai ciclisti di lunga data, oppure semplicemente trascurati, ma che possono fare veramente la differenza. E questo lo vogliamo scrivere dopo aver visto l’ennesima caduta avvenuta in modo sciocco ma che ha riportato conseguenze non banali.
ALLA LARGA DALLE AUTO PARCHEGGIATE
Vi ricordate l’esame di scuola guida? L’esaminatore avrà sicuramente controllato che nel scendere dall’auto abbiate usato la mano destra per aprire la portiera, perché questo movimento costringe ad una rotazione del busto e aiuta quindi a guardare indietro nel momento in cui si apre. Quanti lo fanno nella vita reale? Nessuno. E quindi se superate con la vostra bici 7 o 8 auto parcheggiate, pensate che dentro ad una di queste non potrebbe esserci qualcuno che stava telefonando o leggendo qualcosa, e di colpo apre la portiera senza guardare?
SEGNALARE GLI OSTACOLI
Chi ha gareggiato nelle categorie giovanili lo sa: gli amatori e appassionati di bicicletta che hanno iniziato a praticare ciclismo non più giovanissimi quasi sempre non “segnalano”. Cosa vuol dire? Vuol dire che il primo della fila, possibilmente anche chi segue ed ha una visuale sul davanti, deve sempre segnalare un possibile ostacolo in 2 modi: gesto e voce. Il gesto è la mano, che indica a chi segue di spostarsi sulla sinistra, oppure che si alza ed indica uno stop improvviso forzato. La voce è quella che urla “pedone”, “fermi”, oppure “buca”. Vanno sempre usati i 2 modi, gesto e voce, entrambi, perché la voce è importante ma potrebbe non essere udita, mentre il gesto è importante ma potrebbe essere non visto. Quali ostacoli vanno segnalati? Sicuramente i pedoni che camminano a bordo strada, spesso non sul marciapiede anche se presente. Le buche, perché potrebbero causare danni enormi: un ciclista che segue in un momento di disattenzione potrebbe perdere la presa dal manubrio. Un’auto che attraversa o che si ferma davanti all’improvviso, anche in questo caso voce e gesto. Anche solo un semaforo arancione, voce e gesto sono sempre una garanzia di accordo fra tutti.
NON PEDALATE TROPPO A BORDO STRADA
Sapevate che se state pedalando a destra della linea bianca che delimita la carreggiata sulla destra, potreste non essere risarciti dall’assicurazione in caso di incidente? Nemmeno il Comune accetterà un reclamo per una buca al di là della linea bianca. Nonostante gli automobilisti italiani confondano la strada con la pista, in realtà all’interno della carreggiata bisognerebbe starci tutti, dalla bicicletta al camion. E anche se la classica linea bianca non è presente, pedalare troppo a destra non è salutare: le auto tenderanno a stringervi più facilmente, e voi avrete un margine ridotto come via di fuga.
VOCE E GESTO A TUTTI GLI INCROCI
Quante volte con una semplice incomprensione si può fare u danno grave. “pensavo si girasse a destra”, “credevo stessimo andando ….”. Tutte frasi del dopo. Ma prima, per evitare qualsiasi incomprensione, era sufficiente dire a voce alta la direzione da seguire ed usare la mano a mo’ di freccia. Tanto banale quanto cadere in terra per una svista.
PROCEDETE IN LINEA RETTA, SEMPRE
Quando siamo in compagnia di altri ciclisti, siamo parte del gruppo, e non possiamo fare tutto quello che ci pare e piace. Evitare all’ultimo secondo una buca è pericolosissimo, può far cadere chi ci segue. La regola è: la buca si vede da lontano e si segnala, con voce e gesto. Se non si vede da lontano, non la evita nemmeno il primo. E’ una regola ferrea, non scritta, del ciclista di gruppo. Aver scartato la buca ed in questo modo aver fatto cadere chi ci segue, è una delle cose più brutte che può fare un ciclista in gruppo.
MANTENETE LA DISTANZA DI SICUREZZA
C’è qualcuno che sconfina nel fanatismo della tecnica dello stare a ruota, e vive del motto “più sto vicino e meno fatica faccio”. E’ ovviamente pericoloso, ma poi non è nemmeno vero! Prima di tutto uno degli incidenti più terrificanti che possono succedervi in bici è quello di toccare la ruota di quello davanti e di cadere in mezzo alla strada, con relativo pericolo di essere investiti. Inoltre nel seguire un altro e risparmiare energie, bisogna considerare la spesa di energie nervose: dobbiamo sì mantenere la scia di chi ci precede, ma dobbiamo mantenere una pedalata il più possibile uniforme e risparmiare forze. Se viviamo sul chi va là perché vogliamo stare a 2 cm da chi ci precede, che risparmio di energie è?
LA MOUNTAIN BIKE NON E’ ESONERATA DAL DISCORSO SICUREZZA
Quasi tutte le nozioni riguardano la strada, ma spesso ci si trova davanti a cadute di bikers che sarebbero state evitabili. Se nel fuoristrada è più difficile usare il gesto, è più facile essere sentiti con la voce. Segnalate un dosso o una salita improvvisa: chi vi segue nel tentativo di cambiare potrebbe rompere la catena o cadere. Urlate se necessario quando incappate in un radice improvvisa, un sasso mobile, un animale che attraversa la strada. Permettete a chi vi segue e non ha la vostra stessa visibilità di prepararsi all’imprevisto