Ho ritrovato in questi giorni le foto del mio Marche Trail 2020. Esperienza unica. Ma d’altronde… quale esperienza non è unica con la mia fida compagna di viaggio ?♂️ ?
Partenza ufficiale, al buio ovviamente. Ma si sa, il mattino ha l’oro in bocca.
Prima tappa conclusa. 130 km circa e 2400 metri di dislivello. Non uno scherzo, fuoristrada e con il peso delle borse. Arrivati a San Severino Marche il Marche Trail ci offre un apericena con prodotti locali di primissima qualità. Puoi immaginare quanto ho apprezzato…
“Le persone si dividono in 2 parti: quelli con la barba e quelli senza!”? cosi mi ha detto questo simpatico signore appena mi ha visto.
Il pedalare slow permette di guardarsi intorno e di cogliere particolari da fotografare e da portare sempre con se anche dopo aver concluso l’esperienza. E comunque penso che non ci sia né foto né video né parole per descrivere il Marche Trail …va solo pedalato!❤
Chiesa di Santa Maria della Rocca Offida, una delle numerose perle incrociate durante questo Marche Trail.
Situata all’estremità del paese ha i 3 lati confinanti con dirupi mentre l’accesso dall’unica strada avviene dal lato abside.
Sembra che questa chiesa sia “protetta”, infatti durante la II Guerra Mondiale nonostante i Tedeschi in fuga l’avessero minata, miracolosamente nessuna di esse brillò, e sembra che all’interno della chiesa, su uno scalino per la precisione, ci sia una pecorella nell’intento di mangiare un quadrifoglio: ebbene se si percorre da quel punto la scalinata a ritroso il desiderio tanto agognato si realizzerebbe.
La chiesa era chiusa quando son passato però io, a scanso di equivoci, un giro intorno con la mia Sabatina, la mia fida compagna di viaggio, l’ho fatto…si starà a vedere!!!??
Sosta ad Ascoli Piceno a mangiare porchetta! E dove si mangia si trova amici… barbuti! Nella splendida piazza del popolo (ma come sarà bella l’Italia?? ) È scattata subito la ricerca dell’oliva ascolana e di una bella birra!
Fatta, finito! Soddisfazione e tristezza si uniscono adesso. Un infinità di immagini di suoni di facce di pensieri di colori da adesso in poi faranno parte di me. Ma una cosa più di tutte mi ha colpito stavolta: le persone che abitano questa straordinaria regione. Gente generosa, schietta, che ama profondamente la propria terra e ne va orgogliosa. Le campagne somigliano a giardini da come sono ordinati e curati. Gente che ha vissuto e convive ancora con la paura del terremoto ma ti racconta come ha ricostruito la propria casa, gente generosa che ci ha salutato per le strade e offerto da bere. E anche una sedia, per riposare un po’ e per raccontare la loro storia e sapere la nostra. Un grazie anche al Marche Trail quindi che è riuscita a portarmi qui, che ha studiato un percorso perfetto per pedalare in tutta sicurezza ma soprattutto grazie per aver valorizzato il proprio territorio e la propria cultura.