Quanto conta veramente l’aerodinamica nel ciclismo per il ciclista medio, appassionato della domenica che si allena un paio di volte a settimana?
L’aerodinamica nel ciclismo è un fattore cruciale per i professionisti, ma per un ciclista medio che si allena un paio di volte a settimana l’impatto può variare a seconda del contesto. Ovviamente l’aerodinamica conta, ma in misura minore rispetto a quanto lo faccia per un atleta professionista. Contestualizziamo quindi e analizziamo a fondo i vari scenari che ci presentano.
Aerodinamica complessiva: quanto conta davvero?
Aerodinamica: perché è così importante? La resistenza aerodinamica (o drag) è la forza che si oppone maggiormente al movimento quando superi i 20-25 km/h. Più vai veloce, più la resistenza dell’aria aumenta in modo esponenziale. Nel ciclismo su strada, a velocità sostenute, l’aerodinamica può arrivare a contare fino all’80% dell’energia spesa, quando si parla di dinamiche di gara, quindi di velocità elevate, quindi oltre i 42-44 km/h.
Possiamo quindi dire che l’aerodinamica diventa rilevante soprattutto quando si pedala a velocità superiori ai 35 km/h. Sotto questa soglia, il peso, la potenza e il comfort contano di più. Tuttavia, anche per il ciclista della domenica, piccoli accorgimenti aerodinamici possono rendere l’uscita più efficiente e meno faticosa, soprattutto nelle lunghe distanze.
Aerodinamica dei componenti vs. aerodinamica complessiva
L’aerodinamica si divide in due aspetti principali:
- Aerodinamica dei componenti (bici, ruote, accessori)
Questi miglioramenti sono passivi, ovvero riducono la resistenza senza cambiare il tuo stile di guida. Per il ciclista medio, alcuni componenti possono avere senso, mentre altri sono più per i fanatici della performance.
- Ruote aerodinamiche: Ruote ad alto profilo migliorano la penetrazione dell’aria, ma il vantaggio si sente sopra i 35 km/h. Per un ciclista medio, una ruota con profilo da 30-40 mm è un buon compromesso tra aerodinamica e controllo con vento laterale.
- Telaio aerodinamico: Le bici aero sono più efficienti ma spesso anche più rigide e meno confortevoli. Se fai giri collinari o non pedali a velocità elevate, una bici leggera da endurance è più comoda e pratica.
- Casco aerodinamico: Un casco con design aero può dare vantaggi anche intorno ai 30 km/h, perché la testa è sempre esposta al vento. Anche qui c’è da scendere ad un compromesso: spesso i caschi aero sono meno aerati e quindi più caldi.
- Anche l’abbigliamento è importante: I vestiti larghi creano molta resistenza. Un completo ben aderente (in stile “race fit”) offre benefici aerodinamici più tangibili di quanto si pensi, anche a velocità inferiori rispetto ai pro.
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Immagine creata con l’AI che riproduce la ricerca aerodinamica fra i professionisti. Notare come si lavori su braccia e spalle per ottenere la miglior penetrazione aerodinamica.
- Aerodinamica complessiva (posizione e tecnica di guida)
L’aerodinamica del corpo e della posizione influisce molto più dei componenti.
- Posizione in sella: Stare basso sul manubrio e ridurre la superficie frontale esposta al vento è l’aspetto più importante per migliorare l’aerodinamica. Un ciclista con bici normale ma posizione ottimale può essere più aero di uno con bici aero e posizione scorretta. Busto basso e braccia strette aiutano la penetrazione nella penetrazione dell’aria più di qualsiasi componente. La posizione del tuo corpo incide fino al 70-80% della resistenza aerodinamica totale.
- Manubrio e impugnatura: Tenere le mani sui comandi o in presa bassa aiuta a ridurre la resistenza. Anche a 34-35 km/h può fare la differenza.
Quindi, cosa conta davvero per te?
Se pedali per divertimento e fai medie sotto i 30 km/h, concentrati più su allenamento e resistenza fisica Una posizione in sella che ti consenta di stare comodo e di chiuderti in posizione aerodinamica all’occorrenza è la base.
Un completo ben aderente e confortevole fa più differenza di quanto si creda. Evita abbigliamento troppo largo che “sventola” come una vela. Un paio di ruote di medio profilo e un casco semi-aero possono dare una piccola mano, ma non aspettarti un cambiamento epico.
Se vuoi massimizzare il divertimento e la resa dei tuoi allenamenti, focalizzati innanzitutto su comfort, postura e allenamento costante. Ricordiamo che una posizione in bici che non consenta di sfruttare la presa bassa del manubrio, è una posizione che ha quanto meno un problema. L’impatto frontale nostro come persona fisica è più grande di quello di qualsiasi componente, e per questo lavorare sulla posizione in bici è l’operazione più efficace in termini di risultati.