Il telaio della bici è la struttura, il cuore portante. E’ importantissimo. E’ paragonabile allo scheletro del corpo umano. E proprio come il nostro scheletro offre l’incredibile capacità di sostenere tutta la struttura mantenendo un peso contenutissimo. Pensate che il telaio della bici, che può pesare anche solo 800 grammi, sorregge il ciclista, permette la meccanizzazione dei componenti, affronta le strade con tutti gli annessi: buche, condizioni meteo avverse, cadute. Ma il telaio non è solo questo. Deve infatti essere in grado di trasmettere l’energia e quindi avere determinate caratteristiche di flessione e rigidità. Come si progetta un telaio da bici? Vediamolo alcune fasi essenziali.
La partenza per progettare un telaio nuovo: l’esperienza
Avere una passata esperienza aiuta chiaramente a correggere gli errori ed a modificare gli obiettivi. Ci può essere un’esperienza a breve raggio, quella per capirsi che deriva direttamente dal progetto precedente. Vedere come il telaio ha reagito, come è stato percepito dalla gente. Verificare le problematiche. Riammordernarlo con le ultime tendenze sviluppatesi durante l’anno.
L’esperienza però è anche quella a lungo raggio. Per esempio progettare un telaio innovativo senza cadere nel tranello di ripetere progetti già proposti da altri anni prima. Oppure credere in un progetto che sembra bocciato da tutti, perché è successo anche in passato con altre bici che sono magari state capite con il tempo.
Porsi degli obiettivi
L’artigiano che costruisce una bici si dedica talmente tanto che inevitabilmente si specchia nel risultato ottenuto. Progettare una bici, ovvero un oggetto di passione, richiede il cuore. Gli obiettivi non potranno essere quindi troppo lontani dal nostro modo di vivere la bici. Mantenere alcune caratteristiche peculiari che devono rimanere tali anche con le diverse destinazioni d’uso del telaio. Nel nostro caso non ci dimentichiamo mai che le nostre bici devono essere robuste e confortevoli, molto guidabili, compatibili con più ricambi o accessori. Questo vale sia se parliamo di bici gravel o da viaggio ma anche se pensiamo alle bici da corsa più estreme.
Sbirciare i concorrenti
Ebbene sì, questo lo fanno tutti. Essere attenti alle novità è fondamentale. Come anche valutare le soluzioni degli avversari. Attenzione però: certe innovazioni vengono create solamente per stupire e fare rumore intorno al marchio, mentre all’atto pratico si rivelano sviluppi di scarsa importanza. Per avere una stima precisa ritorna in gioco l’esperienza: gli anni di lavoro nel progettare telai possono far capire alla prima occhiata se un disegno è interessante oppure è stata create solamente per accontentare il mercato.
La fase pratica nel progettare un telaio
Le idee per una nuova bici nascono su un foglio. Molte di queste idee partono dalle bici costruite negli anni precedenti. Alcune provengono dai marchi concorrenti. A volte vengono semplicemente mettendo insieme parti funzionali di una bici con quelle di un’altra. Dal disegno si passa al computer. Questo passaggio non ha sempre lo stesso peso di importanza. Mentre per alcuni progetti ci si affida molto alla tecnologia con simulazioni di sforzo e di torsione, con altri ci si affida di più all’esperienza. Il disegno prende forma e diventa tridimensionale. Alcuni telai richiedono la progettazione di ogni singolo tubo, mentre altri richiedono la progettazione di una intera parte di telaio. Altri ancora, come nel caso delle bici in acciaio, richiedono solamente la progettazione delle congiunzioni e la rielaborazione in base alla misura.
Soppesare design, funzionalità e prestazione
Oggigiorno viene dato molto peso all’estetica. Come artigiani, siamo costruttori di sostanza.L’estetica deve essere chiaramente al passo con i tempi, ma ciò non deve pregiudicare il perfetto funzionamento o la compatibilità con diversi componenti. Troppo spesso assistiamo alla costruzione di bici scomode o con parti di ricambio dedicate e difficili da reperire. Esistono poi bici progettate espressamente per l’utente professionista, che mal si adattano all’utente medio. Il design bello e moderno non deve creare una rigidità oltre limite e deve mantenere i canoni di flessione di una bici in grado di affrontare anche lunghe distanze.
Testare il prototipo
Il computer non è infallibile e chi crede il contrario sbaglia di grosso. Oggi ci affidiamo tutti alla tecnologia per molte cose, ma sul lato pratico a volte i risultati sono diversi. Se ci si potesse affidare al 100% si computer, i piloti di Formula 1 non effettuerebbero continui test sui componenti. E così facciamo noi. Una volta progettato il telaio viene costruito il prototipo per i test. In alcuni casi questo prototipo non è nemmeno verniciato. In altri viene costruito in contemporanea alla progettazione, di pari passo, mano a mano che prosegue il disegno. Per noi testare è fondamentale in quanto fra i nostri obiettivi principali rimane sempre primaria la funzionalità della bici.
Ricalibrare per progettare un telaio su misura
Una parte piuttosto cospicua del lavoro dell’artigiano è ricalibrare il progetto iniziale di un telaio da bici sulle misure personalizzate del ciclista che vuole una bici diversa dalla costruzione standard. Adattare il progetto deve portare ad una situazione intermedia fra l’utente finale e il telaio in esame. Riportare delle caratteristiche iniziali del disegno sulle msiure di una persona che desidera quelle determinate caratteritiche. Questa è la parte più bella della bici artigianale.