Monster bike contro ciclocross: si tratta di due bici paradossalmente opposte, eppure vengono spesso confuse fra di loro. Vediamo perché sono destinate a due utenze veramente lontane fra loro, e perché un esperto non le confonderebbe mai.
Cos’è una monster bike
Una monster bike è un’evoluzione aggressiva della gravel bike. Aggressiva perché di fatto è una gravel bike progettata per percorsi più duri, più tecnici e che mettono alla prova la resistenza della bici. Possiamo dire che la monster bike strizza l’occhio alla mountain bike. Ma l’anima della monster bike è sempre il viaggio. L’idea di base rimangono le tratte a lunga percorrenza.
Cos’è una ciclocross
Molti – sbagliando – direbbero l’antenata della gravel bike. Non è così. La bici da ciclocross è una sorta di bici da corsa da sterrato espressamente pensata e costruita per gareggiare. Gare di 1 ora circa di percorrenza. E già questo dato deve far capire come l’idea di monster bike è totalmente agli antipodi di una ciclocross.
Monster bike contro ciclocross, bike fitting a confronto.
Spiegata la destinazione d’uso delle bici, sarò facile capire come le geometrie di una monster bike saranno rilassate, strizzando l’occhio al comfort. Nel nostro caso, con l’Annibale abbiamo anche puntato su di un piantone verticale più inclinato, in modo da donare alla bici più trazione in salita.
La ciclocross invece deve essere scattante. La posizione del ciclista sulla ciclocross è molto avanzata, scomoda ma performante.
Quale scegliere
Probabilmente già avendo letto fino a qui la decisione è chiara. Non è difficile scegliere. Una monster bike rappresenta il cicloturismo. Magari un cicloturismo più tecnico, ma comunque sempre lontano dalle competizioni. La ciclocross è una bici da gara pura.
Si può partecipare alle gare di ciclocross con una monster bike?
A parte il chiaro svantaggio prestazionale nell’usare una bici più pesante e ingombrante negli stretti percorsi da ciclocross, non è possibile usare una monster bike per regolamento. Le bici da ciclocross sono infatti limitate all’uso di pneumatici di larghezza non superiore ai 33mm.
Di “ Monstercross “ si parlava molto prima che le Gravel apparissero sul mercato italiano.
Salsa Fargo, Surly Ogre, Finna Lanscape, Genesis Vagabond ecc ecc fino alla Lokomotive Westlander.
Le Gravel vengono dopo, e sono adatte agli sterrati di regioni come la Toscana o le Marche, in Abruzzo ad esempio, vi assicuro che le strade bianche adatte a quelle bici sono ben poche.
Molto più polivalenti sono le bici su cui poter montare pneumatici da mtb, come le Monstercross, che seppur rigide di avvalgono inoltre di geometrie più idonee a percorsi lievemente tecnici e quindi più “ sollecitanti “ per braccia e gambe. Detto questo, mia opinione personale, è che le Gravel siano un’ottima trovata commerciale. Tant’è vero che ora vari marchi stanno introducendo delle forcelle ammortizzate con escursioni minime, proprio per ovviare al problema sollecitazioni.
verissimo ciò che dici Flavio! Abbiamo creato Annibale proprio per questo: ci siamo resi conto che fuori da contesti come quello della Toscana, dove le strade bianche abbondano, in altre zone ci vuole qualcosa di più “robusto”