Mannaro rappresenta un’evoluzione nella nostra gamma e una nuova sfida. Non avremmo mai pensato di realizzare una gravel in carbonio. La nostra filosofia iniziale legata al gravel era più orientata al cicloturismo che alla competizione. I nostri primi modelli, Alterego e Aurelia, in acciaio, incarnavano questa visione: una gravel vagamente vintage, progettata per lunghe distanze e viaggi d’avventura.
Poi è arrivata Borea Gravel, un modello più performante, ma ancora con la solidità dell’acciaio e la leggerezza della forcella in carbonio. Eravamo convinti che il full carbon non fosse adatto al gravel, perché lo vedevamo come sinonimo di esplorazione e non di velocità.
Ma col tempo, abbiamo cambiato prospettiva. Abbiamo visto una crescente richiesta di gravel bikes più performanti, capaci di affrontare terreni misti con velocità e reattività. Un esempio che ci ha colpito è stato quello del pilota di F1 Valtteri Bottas, grande appassionato di gravel veloce, che ci ha fatto riflettere sul fatto che anche questa disciplina potesse spingersi oltre il semplice cicloturismo.
Così, abbiamo deciso di creare Mannaro: la nostra prima gravel in carbonio, pensata per chi cerca velocità e prestazioni senza compromessi. Per rendere la bici più reattiva, abbiamo optato per un carro posteriore più corto, una scelta tecnica che la rende perfetta anche con pneumatici stradali, offrendo grande versatilità.
Ma non abbiamo dimenticato le radici del gravel. Abbiamo mantenuto la predisposizione per le borse, perché per noi il gravel è sempre legato al viaggio e all’esplorazione. E dal punto di vista estetico, Mannaro si distingue con un design moderno e accattivante, che non passa inosservato.
E poiché gravel significa anche velocità, abbiamo integrato una componente aerodinamica: il telaio, progettato con cura, taglia il vento per offrire una pedalata fluida e scorrevole anche alle alte velocità.
Con Mannaro, non solo abbiamo abbracciato il carbonio, ma lo abbiamo reinterpretato per creare una gravel che rappresenta il giusto equilibrio tra avventura e performance.