Le motivazioni in bici.
Spesso nel mondo del ciclismo, tra ciclisti, è uso commentare ed esprimere opinioni su tutto e su tutti senza ritegno e rispetto. Sul tale che si è svegliato alle 4 di notte per farsi 200 km tutti di un fiato..che stupido! O su quello che pedala nonostante la pioggia battente o il freddo…che scemo! Sull’altro che se ne parte in tenda e sacco a pelo o su chi preferisce gareggiare con bici da corsa in gare su circuito o in Granfondo rischiando la pelle per un pacco gara composto da mezzo chilo di spaghetti e un barattolo di pomodoro…che fenomeni! Su chi va con bici assistita…bah facile così! Vogliamo parlare degli “eroici” e delle loro bici storiche?…fuori di testa!
Io credo che ognuno di noi ha le proprie motivazioni e credo che vadano rispettate. Superare un proprio limite o dare il massimo per raggiungere un obiettivo personale è la filosofia di qualsiasi sport e se poi si pensa al Ciclismo come non associarlo alla fatica, al sudore, al freddo e talvolta al sangue?
Rispetto quindi per tutto e per tutti, per le proprie moviazioni in bici, perché nessuno sa qual’è la propria soglia,il proprio limite e le modalità per raggiungerlo o addirittura per spingerlo più in la. Banalità, ho detto un sacco di banalità ma come sono difficili da metterle in pratica.
Respect for the cycling motivation, questo penso io.