Parliamo delle forcelle in acciaio per bici di alto livello, quindi sportive o da competizione. Tralasciando le forcelle per mtb e per fat-bike, che rappresentano in questo momento numeri esigui di mercato per via dell’uso delle forcelle ammortizzate o rigide in carbonio, ci concentriamo sulle forcelle in acciaio per bici da corsa e per bici gravel.
La forcella in acciaio a testa classica
La prima tipologia che vi illustriamo, la più elegante da vedersi, è la testa classica. E’ quella che vediamo comunemente sulle bici vintage e sulle bici che vogliono riproporsi come stile classico. E’ molto apprezzata anche nel mondo del singlespeed. Questo genere di testa, solitamente caratterizzata dal logo o dal marchio incise, sono per la maggior parte abbinate a foderi curvi, anche se è possibile costruire anche forcelle dritte con questo metodo. La larghezza degli pneumatici che questo tipo di forcella può accogliere ovviamente dipende dalla larghezza della testa. Solitamente non è possibile montare gomme più larghe di 28 mm, anche se la lavorazione di un artigiano potrebbe modificare le caratteristiche della forcella.
La forcella Unicrown
Questa forcella è prodotta con un altro procedimento nella saldatura, tecnicamente differente dalla forcella a testa. Questa tipologia di forcella è diventata molto comune nella seconda metà degli anni ’80, ed è poi esplosa con le mtb (che inizialmente avevano la forcella rigida, unicrown per l’appunto) grazie al fattodi poter essere usata con foderi più curvati e quindi con pneumatici di dimensioni abbondanti. Le forcelle unicrown hanno anche il pregio di essere un un pochino più leggere delle forcelle a testa. Oggi l’uso di questo genere di forcella nel mountain bike è praticamente sconparso, mentre rimane ancora valido per le fat-bike artigianali. Nelle bici da corsa, nonostante i pregi strutturali, perde un po’ il confronto estetico con la forcella in acciaio a testa classica, più indicata e ricercata per una determinata tipologia di biciclette.
Le forcelle in acciaio di tipo unicrown possono essere dritte o curve, a seconda delle scelte del costruttore.
La forcella a testa piatta
Oggi usiamo questo tipo di forcella sulle bici gravel perché consente di montare pneumatici di dimensioni generose. E’ una forcella leggermente più pesante, ma che nel suo stile ottiene un suo fascino particolare che ben si combina con lo spirito libero e offroad del mondo gravel. Non ci sono differenze sostanziali nella resa, nella rigidità o nella robustezza della struttura di questo tipo di forcella. Sicuramente però questo metodo ha dalla sua non solo la capacità di accogliere gomme più larghe, ma anche la facilità per essere usata con parafanghi, portapacchi o altri accessori.
Dritta o curva?
Ci sono svariate teorie da anni a pro e contro la forcella dritta o curva. I vari costruttori offrono la loro teoria, soprattutto in base a quello che spesso è più funzionale in termini economici per loro. Prima di fare paragoni dobbiamo specificare che ciò che influenza veramente la guida sono rake e avancorsa. La forcella dritta dal canto suo offre una certa rigidità maggiore, soprattutto in frenata e quindi in inserimento di curva. Questo non sempre si tramuta in un vantaggio. Per esempio, nel gravel la rigidità è spesso un fattore negativo, a causa della tipologia di terreno.