“Solo drastici tagli alle emissioni nel prossimo decennio possono impedirci di precipitare nella crisi climatica. Gli obiettivi ambiziosi e alcune nuove linee ferroviarie o standard “verdi” non sono sufficienti. È tempo di garantire che tutti gli investimenti nei trasporti finanzino una transizione giusta verso una mobilità equa e a prova di clima per tutti”.
Lorelei Limousin, Greenpeace EU climate campaigner
Il settore dei trasporti rappresenta più di un quarto delle emissioni nell’UE. Ancora più preoccupante, le emissioni dei trasporti sono cresciute fino del 28% rispetto ai livelli del 1990 in Europa.
Greenpeace ha recentemente pubblicato un documento guida per il decremento dell’anidridiche carbonica dovuta ai trasporti entro il 2040. Secondo tale documento, per raggiungere questo obiettivo, la vendita di veicoli a benzina, diesel e ibridi deve terminare al più tardi entro il 2028, il numero dei voli deve diminuire di almeno il 33% e le auto private del 47%. Allo stesso tempo, devono essere effettuati investimenti significativi in modalità di trasporto più pulite come i treni, altri trasporti pubblici e, soprattutto, la bicicletta. In altre parole: non dobbiamo solo diminuire l’inquinamento, ma dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere.
Infrastrutture adeguata sono essenziali per la trasformazione. Sono necessari collegamenti ferroviari per trasferire passeggeri e merci dall’aereo e dalla strada alla ferrovia sia per i viaggi nazionali che transfrontalieri. I passeggeri hanno anche bisogno di un semplice sistema di prenotazione per confrontare i viaggi e acquistare i biglietti. E abbiamo bisogno di piste ciclabili. Ovunque. Per guidare in sicurezza. Dobbiamo andare in bicicletta per andare al lavoro, per andare a scuola. Le biciclette devono tornare alla loro funzione originaria: non solo sport ma soprattutto mezzo di trasporto.
Il Piano nazionale di ripresa tedesco stanzia 2,2 miliardi di euro per incentivi all’acquisto di auto elettriche e ibride. Il piano francese stanzia 1,9 miliardi di euro per tali incentivi ed è ancora più favorevole alle case automobilistiche. Fornisce inoltre supporto per le infrastrutture stradali. Entrambi i piani investono nell’aviazione.
Inoltre, investire in auto elettriche suona come rimandare il problema: riduciamo lo smog automobilistico, ma poi dovremo smaltire l’enorme numero di parti elettriche.
Le biciclette salveranno il mondo. Dobbiamo tenerlo bene a mente. Ora.
Fonte: Greenpeace