La piccola Gerusalemme.
“Se voi non andate a Gerusalemme è Gerusalemme che verrà da voi!” Questo in poche parole fu quello che stabilì papa Leone X con la sua bolla nel 1516. San Vivaldo già rifugio di eremiti e luogo sacro da tempo, nel 1500 fu dato in consegna ai frati minori francescani che ampliano il già esistente convento e iniziarono a costruire delle piccole cappelle riguardanti le varie fasi della vita di Gesù, la sua passione e la morte. Visto che in quel periodo Gerusalemme era in mano ai Turchi si pensò di offrire così, a chi voleva, la possibilità di fare un pellegrinaggio senza rischi e spesa eccessiva. Ben 25 furono le cappelle costruite e rigorosamente ubicate secondo l’orientamento astronomico di Gerusalemme, riproducendo per quanto possibile anche i luoghi visto che alcuni frati erano realmente dei pellegrini che erano stati in Terra Santa. Le cappelle abbellite da affreschi e dipinti del periodo adesso sono 19 credo, ma è inutile che vi dica quale alone circonda questo luogo. La bici ti fa vedere tutto più bello? Boh…ci sta!
San Vivaldo è una frazione del comune di Montaione, provincia di Firenze. Si tratta di un piccolo centro abitato situato sulla strada che conduce a Iano, altra frazione nel territorio comunale di Montaione. Il suo Sacro Monte fu edificato dai Frati Francescani, i quali costruirono prima il convento e poi trentaquattro cappelle, aiutati nell’impresa anche dagli abitanti del luogo che trasportavano le pietre necessarie alla costruzione dal fondo del fiume Egola.
Nella bolla papale di Leone X (della famiglia dei Medici), si evince il riconoscimento delle cappelle e la concessione di una indulgenza a coloro che vi sarebbero recati a pregare. Sarà valida anche per chi ci si reca in bicicletta?