Con profonda tristezza, ricordiamo Marlon Perez Arango, un grande ciclista e una persona straordinaria che ci ha lasciato prematuramente a soli 48 anni, vittima di una rapina finita in tragedia. Marlon non era solo un atleta di talento, ma anche una persona sempre pronta ad aiutare i suoi compagni di squadra, dimostrando umiltà e disponibilità in ogni occasione.
Nonostante non fosse un gigante in termini di stazza, Marlon Perez Arango era un cronoman eccezionale, capace di esprimere una potenza incredibile. Il suo talento si manifestò fin da giovane, quando nel 1994, da junior, vinse il titolo di campione del mondo nella corsa a punti su pista. Proseguendo la sua carriera con grande determinazione, da Under 23 conquistò due titoli nazionali su strada e uno a cronometro, oltre a trionfare nella Vuelta a Colombia Juventud.
La sua carriera professionistica fu altrettanto luminosa: Marlon vinse tre ori e due bronzi ai Campionati Panamericani su pista, insieme a due ori nella cronometro degli stessi campionati. Ottenne anche due ori e un bronzo in Coppa del Mondo su pista e portò a casa quattro vittorie di tappa nella Vuelta a Colombia. Inoltre, fu due volte campione colombiano a cronometro e, nel 2004, vestì per diversi giorni la maglia azzurra dell’Intergiro al Giro d’Italia.
Marlon corse con le biciclette Daccordi nei primi anni 2000, e il suo spirito combattivo e il suo cuore generoso rimarranno per sempre impressi nella nostra memoria. È stato un esempio non solo per la sua abilità in sella, ma anche per i valori umani che incarnava.
Il mondo del ciclismo e noi tutti sentiremo profondamente la sua mancanza. Marlon resterà sempre nei nostri cuori.