Uno sportivo di Endurance, come il ciclista, ha un notevole turnover proteico fisiologico; le proteine infatti non sono associate al solo muscolo ma hanno nell’organismo funzioni diversissime: trasporto (come l’emoglobina), trasmissione (i neurotrasmettitori e i recettori), difesa (immunoglobuline) e ricostruzione di pelle e annessi cutanei (capelli, unghie).
Anche il ciclista, quindi, non dovrebbe sottovalutare l’importanza di un buon apporto proteico nella sua dieta. Gli amanti della bicicletta dovrebbero prestare attenzione affinché il quantitativo di proteine assunte non sia inferiore ai dosaggi raccomandati in materia di nutrizione dello sportivo.
Più ricercatori hanno provato a tracciare linee guida per questo argomento ed esistono diversi pareri sulla supplementazione di proteine in soggetti che praticano attività sportiva ma l’International Society of Sport Nutrition (ISSN) ha redatto in maniera chiara e comprovata scientificamente sette pilastri cardine per l’uso di questi nutrienti nella dieta dell’atleta.Sebbene il dosaggio raccomandato per le proteine sia di 0,8g/Kg al giorno, per chi pratica attività sportiva questo quantitativo spesso non è sufficiente a riparare efficacemente il tessuto muscolare e a evitare il catabolismo della massa magra.
L’ISSN, allineandosi agli studi sotto riportati, consiglia un’assunzione di 1,4g/kg/die per chi svolge attività di tipo aerobico come il ciclista o il fondista. Dopo il “text book of work physiology” (1986) di Astrand e Rodhal, un altro importante studio (Lemmon: “do athletes need more dietary proteins and amino acids'” 1995 Int. J Sport Nutr.) ha individuato adeguato apporto di proteine per lo sportivo di 1,2-2g/kg/die di proteine. All’interno di questo range il fabbisogno varia in relazione alla biodisponibilità delle proteine, l’assunzione di carboidrati e il momento dell’assunzione.
Tranquillità per lo sportivo e adattamento al carico atletico
Non ci sono studi che dimostrino che un’assunzione superiore al dosaggio raccomandato di proteine, su soggetti sani che svolgano attività sportiva, possa generare effetti indesiderati; d’altra parte ci sono diverse testimonianze che uno scarso apporto proteico possa ridurre di molto l’adattamento all’allenamento.
Oltre che con gli alimenti tradizionali (carne, uova, legumi, pesce…), si può arrivare all’intake proteico ottimale usando integratori di proteine in polvere; le fonti proteiche possono essere diverse: soia, latte, uovo, ecc… ma tutte hanno la principale caratteristica di essere conservabili a lungo. Un altro vantaggio dell’assunzione di proteine in polvere è l’ottima biodisponibilità e l’alta digeribilità.
Attenzione al momento dell’assunzione!
La Società Internazionale di Nutrizione dello Sport (ISSN) ha individuato nel pre e nel post esercizio il timing adeguato per l’assunzione di integratori con componente proteica all’interno; questo sembra migliorare la capacità di recupero e l’adattamento all’allenamento.
Gli amminoacidi
Ultima indicazione dell’ISSN riguarda l’uso di amminoacidi, in particolare i ramificati (leucina, isoleucina e valina), che possono essere molto utili nel caso si voglia velocizzare il recupero: i BCAA infatti hanno la capacità di contrastare efficacemente il catabolismo muscolare e promuovere la ricrescita della massa magra.