Gli ingranaggi ovali sono da anni, anzi da decenni, oggetto di studio. Le aziende che le hanno prodotte nel corse degli anni e che hanno creduto in questo progetto sono state molteplici. Alcune sono poi tornate indietro, altre hanno continuato a esplorare e ricercare. Il presupposto: una corona ovale può migliorare la fluidità della spinta. I risultati sono quasi sempre condizionati dal marketing delle varie aziende, e non è facile capire se lo step di miglioramento è stato raggiunto o meno. Anche gli stessi atleti che le hanno provate spesso non riescono a dare un giudizio netto, complice l’abitudine che si crea con l’allenamento alla pedalata nelle diverse situazioni.
Il test.
Alcuni ricercatori affiliati alla Central Connecticut State University, alla Michigan Technological University ed alla University of Utah hanno cercato di fare chiarezza almeno su di un aspetto della pedalata: la potenza massima che si può esprimere. Lo studio ha preso in esame ben 13 atleti che sono stati sottoposti a dei test di potenza utilizzando sia ingranaggi tradizionali sia ovali. Sono stati provati diversi settaggi, a diverse cadenze di pedalata ma sempre e comunque improntati alla ricerca del picco di potenza massima.
Il risultato di questi test è stato che gli ingranaggi ovali non hanno evidenziato modifiche dei valori di punta di potenza, né in positivo né in negativo.
Il punto.
E’ importante però notare che questo test è stato incentrato solo ed esclusivamente sulla potenza massima. Il valore aggiunto degli ingranaggi ovali si potrebbe comunque avere in termini di economia di pedalata e di resistenza, oltre che di potenza media sul medio e lungo periodo. Il test è comunque importantissimo e fa luce anche sull’aspetto volata e scatto.