Original si è rivelato nel tempo un nome NON azzeccato per un telaio.
Molta gente ci scrive, potremmo dire quasi quotidianamente, chiedendo informazioni riguardanti un telaio o bici “Daccordi Originale”, di cui sanno poco. In realtà la scritta sul movimento centrale “Original” non sta per prodotto originale ma è il nome stesso del telaio.
A dispetto del nome, questo è un telaio con una grande storia alle spalle. Si trattava di una bici top, data in dotazione alla squadra professionistica Selle Italia Mosoca, che negli anni ’90 fungeva – sotto la guida di Gianni Savio – da sorta di talent scout per ragazzi Sud Americani. Colombiani e Venezuelani venivano in Italia con questa squadra per cercare fortuna in Europa. Molti di loro sono diventati eroi del Giro d’Italia.
Fra tutti, proprio pedalando su di un Daccordi Original, Leonardo Sierra. Sua la vittoria alla prima scalata della storia al Mortirolo nel 1991, che lo stesso Sierra ha definito “una rampa del garage lunga chilometri”.
Sierra ha staccato tutti scalando il Mortirolo. Ha affrontato una discesa da brivido ed è caduto, ma il suo vantaggio era tale che è riuscito ugualmente ad arrivare da solo sul traguardo dell’Aprica. Il commentatore RAI Italiano Adriano De Zan all’epoca criticò le capacità di guida del Venezuelano, non rendendosi conto che Sierra era sì caduto, ma allo stesso tempo non aveva perso nemmeno un secondo in discesa!
Tornando alla nostra bici Original, il collezionista di bici vintage Elmo ci invia le foto del suo Daccordi Original restaurato e totalmente cromato, equipaggiato con un gruppo Campagnolo moderno. Facciamo qui un piccolo distinguo fra la considerazione delle bici vintage in Italia e all’estero. Mentre in Italia tendiamo a essere più puristi, a seguire il regolamento ideato dagli organizzatori de L’Eroica considerando le bici realmente vintage solamente se antecedenti al 1987, e rimanendo sempre fedeli al montaggio originale, all’estero c’è molta più libertà di pensiero. Le bici degli anni ’90, da noi snobbate, sono molto apprezzate dai collezionisti, che spesso non disdegnano montaggi moderni, come in questo caso.