Il vantaggio di essere una piccola azienda in rapporto ai colossi che dominano il mercato della bicicletta è di avere un contatto più diretto e più umano con l’utente il finale: il ciclista. Alcuni ciclisti, soprattutto quelli alle prime armi, rimangono stupiti dal costo di una bici di alto livello. E proprio noi come piccola azienda che produce bici artigianali e personalizzate vuole spiegare come nel costo finale di una bici influiscono molte variabili, dove se nel nostro caso il prezzo è dato dalla raffinatezza dei materiali, in altri è dato dal costo dell’immagine del brand. Sfatiamo qualche mito che si sente sul costo – a volte giudicato eccessivo – di una bici di alto livello.

1 – La bici di alto livello va paragonata alla Ferrari, non al Panda

E’ la frase classica che ci sentiamo dire. “questa bici costa come una Fiat Panda”. Vero. Ma non vuol dire che la bici in questione costi come un’auto. Quando si va ad acquistare il top in termini di qualità per una bicicletta, il rapporto andrebbe fatto con il top di qualità delle auto. Possiamo dire che una bici top può costare dai 5000 ai 12000 euro. Un’auto top può costare dai 198000 ai 330000 mila euro. Questo è il paragone. Se poi volete insistere sul raffronto con le automobili, bisognerebbe ricordare al popolo come in parte paghiamo tutti i giorni l’automobile, con le accise sul carburante, il bollo, le tasse sulle parti meccaniche e sull’assicurazione, e non ultimi gli aiuti dati dal Governo con i soldi nostri in periodi di crisi alle aziende automobilistiche.

costo di una bici parliamone daccordi

2 – Un oggetto piccolo come una bicicletta non può costare tanto così

Altro pensiero che deriva dal retaggio del pensiero automobilistico: più un oggetto è grande e più è costoso. Questa scuola di pensiero colpisce diversi settori. Per esempio poche persone sono disposte a pagare più denaro per dei guanti che non per una t-shirt. Eppure nei guanti c’è moltissima lavorazione manuale, con tagli di stoffa piccoli e numerose cuciture che creano una forma precisa intorno alle dita della mano. La t-shirt in definitiva è un oggetto semplicissimo. E così molti paragonano la dimensione di un’auto con quella di una bicicletta. Pochi si ricordano che esistono orologi da 30000 euro.

3 – Non essendoci elettronica non c’è tecnologia

L’elettronica sulle bici possiamo dire che sia contenuta, ma non per questo vuol dire che non ci sia dietro della tecnologia. Tecnologia non significa solo elettronica. La qualità dei materiali è tecnologia. Gli studi sulla geometria del telaio è tecnologia. Le capacità meccaniche del cambio sono sempre tecnologia. Dietro a tutto questo c’è una storia lunghissima, la storia della bicicletta, con decenni di innovazioni e progettazioni.

4 – I materiali usati sono la brutta copia degli stessi del settore automotive

Molti pensano che la qualità della fibra del carbonio usata per i telai da bicicletta sia semplicemente “uno scarto” di quello che viene usato sui bolidi di lusso a 4 ruote. Non è così, anzi, la continua battaglia del settore bici tra robustezza e peso ha fatto si che la ricerca dei materiali sia diventata estrema, e spesso nel settore auto – che non necessita di queste estremizzazioni nella leggerezza – si usano materiali di qualità inferiori a quelli usati per costruire un telaio da bicicletta.

5 – Si paga la pubblicità ed il campione

In parte è vero, eppure è quello che fanno i più. Il brand famoso investirà i soldi ricavati dalle vendite in pubblicità. Per fare questo risparmia sul prodotto, producendolo i paesi con manodopera a basso costo. Spesso risparmia anche sulla tecnologia, perché l’immagine è la prima cosa per chi acquista il brand di successo. Da sempre diciamo che se acquistate una bici artigianale, pagate il materiale e la tecnologia, ed i vostri soldi non andranno al campione, giusto o sbagliato che sia.

6 – Le aziende lucrano sulla passione dei ciclisti

Siamo in un libero mercato con una competizione agguerritissima. Ci sono produttori in tutti i paesi del Mondo. L’ultima cosa che potrebbe fare il settore ciclo è quella di “fare cartello” ed imporre i propri prezzi. Veramente troppi concorrenti con aziende nuove e stat-up che nascono di continuo. Persino i grandi produttori di gruppo – Campagnolo, Shimano e Sram – investono quotidianamente in ricerca ed innovazione. Sebbene sembri siano solo in 3 a contendersi il mercato, hanno sempre qualcuno alle spalle pronto a prendere il loro posto.

7 – il costo di una bici è alto e poi è prodotta in Cina

A volte è vero, ma si ritorna al discorso del punto 5. Se pagate molto l’immagine, per forza di cose dovrete pagare meno il materiale. Le nostre bici sono prodotte in Italia. Questo significa diverse cose:

  1. i dipendenti ricevono stipendi adeguati
  2. siamo soggetti a tutte le leggi antinquinamento Italiane, fra le più avanzate del Mondo, quindi le nostre bici sono prodotte nel massimo rispetto dell’ambiente – vi pare poco?
  3. creiamo lavoro in Italia. Acquistiamo tubazioni Italiane, abbiamo grafici Italiani, collaboriamo con aziende Italiane produttrici di carbonio e acciaio.
  4. valorizziamo il marchio made in Italy al massimo, perché una vittoria per l’Italia è una vittoria per noi.

costo di una bici falsi miti

8 – per andare forte non serve una bici costosa

E’ vero. Noi quando vi proponiamo una bicicletta da 6000 euro non vi garantiamo velocità. Il motore è il ciclista. Ma il ciclista non sempre esce di casa cercando di andare forte. O almeno non lo fa tutti i giorni. Spesso si gode la sua pedalata. Ed il ciclista esperto sa che differenza di sensazione c’è fra una bicicletta di alto livello magari costruita su misura con una bici di basso-medio livello.

 

Per finire, vi vogliamo aggiungere un piccolo pensiero. La vostra bici, se utilizzata nel tragitto casa-lavoro, vi costerà veramente poco. Se per esempio percorrete 10 km per recarvi al lavoro, quindi 20 km al giorno, con un’auto avrete una spesa di 6 – 8 euro al giorno considerando non solo il carburante ma anche l’usura dell’auto stessa ed il costo dell’assicurazione (fonte Quattroruote). Questo significa che in 300 giorni in un anno avrete risparmiato dai 1800 ai 2400 euro all’anno, e guadagnato molto in salute.

 

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