Le ciclostoriche sono eventi ormai in voga e fortemente caratteristici. Offrono la possibilità di vivere un ciclismo-slow e di passare una giornata in allegria, a patto di avere un minimo di preparazione e cognizione su quello che si andrà ad affrontare. Posso partecipare tutti a questo genere di manifestazioni? Servono allenamento o espedienti tecnici particolari? Lo chiediamo a dei veri e propri esperti in questo campo, gli organizzatori de La Cortonese, ciclostorica in programma il prossimo 14 Luglio a Cortona (AR).

Innanzitutto quale bici è idonea alle ciclostoriche? Cosa dice il regolamento?

Pochi punti semplici e facili da riconoscere: bicicletta con telaio in acciaio, leve del cambio, nel tubo obliquo e pedali con puntali e cinghietti. Attenzione: se la bici non viene utilizzata abitualmente, va portata da un meccanico specializzato almeno per sostituire i fili dei freni e del cambio. Ovviamente vanno controllati i copertoni/tubolari. A volte è più dannoso l’inutilizzo che il mal utilizzo.
ciclostoriche la cortonese

Che genere di allenamento serve?

Se si va abitualmente in bici non ci sono grossi problemi ma va tenuto presente che la bici vintage è molto più “faticosa” da utilizzare. E’ più fisica, la posizione richiede una certa preparazione completa, non solo di gambe. Si consigliano alcune uscite per familiarizzare col mezzo. Ma una volta presa la mano, ci si renderà conto che non si tratta di nulla di impossibile. Consigliato la sostituzione del pacco pignoni se non è presente l’ingranaggio a 28 denti! Va bene essere eroici, ma spesso i rapporti originali sono una tortura!

I tratti sterrati richiedono un’abilità di guida particolare? Sono difficili?

Lo sterrato richiede una certa tecnica. Si consiglia di provalo se si ha la possibilità di percorrere qual che strada bianca vicino a casa. Si consiglia prudenza. Le prime volte magari usando pedali normali, senza puntapiedi. Non occorre andare veloci, basta acquisire una certa sicurezza. Nel caso nostro, ne La Cortonese, gli sterrati sono tutti molto fattibili e non necessitano di grande tecnica di guida. Però a volte alle ciclostoriche si trovano sterrati in discesa o cumuli di ghiaia dove serve avere una discreta abilità di guida.

Con questo caldo vestiti di lana…ma come si fa?

La maglia di lanetta è una piacevole sorpresa: protegge dal caldo come dal freddo. Provare per credere.
Il casco: quello moderno! Ok non è vintage e stona nelle foto ma la sicurezza viene prima di tutto!!!!

ciclostorica

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