Alle sorgenti del Piave in bici – Video
Come affrontare una salita “a gradoni” in bici da corsa? Si tratta di una tipologia di salite particolari che, oltre ad avere un fascino tutto suo, ha sempre regalato emozioni al ciclismo. Basta pensare alle imprese di Marco Pantani sulla salita dell’Oropa – un’altra salita a gradoni, appunto. Ma oggi pedaliamo su di una salita storica, quella che parte da Cima Sappada e arriva alle sorgenti del Piave. E lo facciamo in compagnia di un personaggio d’eccezione: un Campione Olimpico!
Sappada, le Dolomiti dal Friuli
Sappada è uno dei borghi più belli d’Italia. E’ un’isola etnica, culturale e linguistica. Dal 1852 questo paese appartiene alla Provincia di Belluno, ma nel 2017 è passato alla provincia di Udine. Sappada è una località di cultura tedesca, che fu fondata verso l’anno 1000, da gruppi provenienti dal Tirolo e dalla Carinzia.
La salita si prende dal centro di Cima Sappada per raggiungere un luogo di grande interesse storico: le sorgenti del Piave. I dati statistici della salita non sono impressionati, come dislivello e pendenza media, ma la salita è molto più tosta di quello che sembra. Salire alle Sorgenti del Piave in bici è molto più difficile di quello che sembra. Probabilmente il perché è chiaro anche vededo il video, ma ve lo abbiamo spiegato in dettaglio in questo articolo più tecnico: Come affrontare una salita “a gradoni” in bici da corsa?
La nostra salita alle Sorgenti del Piave in bici
La pendenza media è “appena” del 6.3%. E quando si approccia è ancora meno: il primo km è solo al 2% di pendenza, e non lascia presagire fatiche incredibili. Si entra nel bosco, e addirittura si trova una piccola discesa. Ma lì finisce l’inganno: Ecco i primi tornanti, e d ecco subito quattro strappate dal 13 al 18%, dove se non siamo ben equipaggiati di rapporti idonei da salita, potremmo piantarci subito.
Poi 2 km di respiro. Si continua a costeggiare il Piave. E poi arrivano ancora i tornanti. E qui punte al 18%. Poi la strada spiana di nuovo. Il sollievo però dura poco, perchè nel finale si tornano a salire al 15-16%. Raggiungere le sorgenti del Piave in bici a 1837 metri non è da tutti, nonostante il dislivello totale sia di soli 546 metri, ma è come sono distribuiti questi metri che fa la differenza.
La strada finisce appunto dove nasce il Piave. Luogo dove si respira la storia. Bisogna tornare a valle dalla stessa strada.
La bici che abbiamo usato
Come abbiamo appena detto, fondamentale su questa salita è avere i giusti rapporti. L’ex professionista Patrick Martini ha pedalato su di una Daccordi Borea dotata di una guarnitura 36-52 e di un generoso pacco pignoni 11-34. Questo genere di rapporti servono tutti quando si affronta una salita del genere in bici. Le dure rampe che si alternano durante l’ascesa non possono essere affrontate con dei rapporti lunghi, altrimenti non si arriva alla cima.
Consigli per affrontare la salita alle Sorgenti del Piave in bici
E’ una salita che non va sottovalutata. Abbiamo già parlato in modo più approfondito di salite di questo genere, ma fondamentalmente va ricordato di non esagerare sulle prime rampe dure, perché sono spaccagambe. Pedalare in piedi ok, ma scegliendo rapporti adeguati. Se si sale in ottica prestazione, le parti meno pendenti sono ugualmente importanti alle parti più ripide, per fare il tempo. Ma se si sale con l’ambizione di salire raggiungere la cima, è meglio sfruttare ogni parte con meno pendenza per recuperare e arirvare il più riposati possibile alla rampa successiva. Sono meno di 9 km totali, quindi possiamo calcolare uno sforzo di circa di 40 – 45 minuti. Bisogna tenerlo presente sulle prime parti di salita quando le pendenze sono lievi.
Conoscete altre salite in bici inesplorate come questa? Delle pendenze degne di una tappa al Giro d’Italia? Se sì ditecelo nei commenti!