Sapevate per esempio che i costruttori di manubri consigliano di sostituire il manubrio ogni 2 anni? O che il carbonio può rompersi internamente, senza lasciare trasparire nulla all’esterno? Leggete questo piccolo decalogo per pedalare in sicurezza con il vostro mezzo. Leggete questi 10 punti per avere la giusta tranquillità in bici durante le vostre uscite.
1 – IL CASCO. DOPO UNA CADUTA.
Siete caduti, avete colpito la testa (naturalmente usate il casco, vero?), ma il vostro casco sembra apparentemente non aver subito danni. Buttatelo. I maggiori costruttori di caschi consigliano di cambiare il casco dopo un urto, pena la non sicurezza al prossimo impatto. Un piccolo sacrificio ecnomico che và affrontato dopo una caduta.
2 – IL CARBONIO.
Conoscete il famoso “effetto vetro” che può succedere alle parti in carbonio? Praticamente vi si può sgretolare in mano, come un bicchiere rotto. La causa può essere un impatto precedente, che ha rovinato la fibra interna senza lasciare trasparire la rottura. Questo succede sicuramente con i telai di importazione e anche con i telai di grandi marchi, prodotti totalmente con la fibra di carbonio, mentre succede meno con telai prodotti in Italia, dove la fibra di carbonio è spesso lavorata con kevlar che la rende più elastica e resistente alle rotture. Se il vostro telaio in carbonio ha subito un impatto e sembra illeso, fatelo comunque controllare da un costruttore, che può valutare la fibra di carbonio negli strati più interni.
3 – MANUBRIO E ATTACCO.
I costruttori Mondiali consigliano di cambiare manubrio e attacco ogni 2 anni, per la vostra incolumità. Motivo? La stragrande maggioranza delle barre e curve sono in alluminio, materiale soggetto a forte deterioramento ed allungamento della lega. L’indebolimento dell’alluminio nel corso del tempo è un fatto certo, e la sicurezza può venirne meno.
4 – I TACCHETTI DEI PEDALI A SGANCIO RAPIDO.
Immaginate che si rompa la punta del vostro tacchetto delle scarpe da corsa. Cosa può succedere? Se state pedalando a ritmo costante vi può “scappare” il piede lateralmente, ma se state scattando e siete a massimo impegno, il rischi è trovarvi in terra senza sapere perché. Non aspettate di arrivare alla totale usura dei tacchetti prima di sostituirli, per la vostra tranquillità in bici.
5 – GLI PNEUMATICI.
Sembra banale, ma a volte può succedere, in questo Mondo sporco in cui viviamo, di calpestare un frammento di vetro. Questo non ci fa forare, anzi non avvertiamo proprio nulla, e finiamo il nostro giro in bici inconsapevoli. Solo che il frammento ha tagliato la parte superficiale di una delle nostre gomme, danneggiando anche la tela, che lascia trasparire un filo di camera d’aria, quasi invisibile. Dieci giorni dopo mentre siamo in discesa, lo pneumatico decide di esplodere. Pensateci e date un occhio alle vostre gomme: la vostra tranquillità in bici passa anche dalle cose scontate.
6– I GUANTI.
I guanti non servono solo a stringere meglio il manubrio o ad asciugarsi il sudore dalla fronte. Sono principalmente una protezione: quando cadete la prima cosa che mettete avanti sono infatti le mani. Smettetela di pensare all’abbronzatura del dorso della mano e preoccupatevi della vostra incolumità.
7 – LA CATENA.
La catena và oliata in modo che l’olio rimanga solamente all’interno delle maglie, pulendola esternamente. E’ diffusissimo vedere catene molto unte fra i ciclisti, ma si tratta di una situazione pericolosa che può far appiccicare lo sporco alla catena per poi farla spezzare di colpo quando trova un imprevisto nella rotazione, come il passaggio stretto fra le pulegge del cambio o una cambiata sotto sforzo. Il rischio e di sentirsi mancare la terra da sotto ai piedi.
8 – SELLA E REGGISELLA.
Forse a qualche biker meno accorto è successo di atterrare male da un salto, colpire di peso il sellino e trovarsi in terra. Sella e reggisella sono fra i 5 punti fondamentali di appoggio alla bicicletta, con manubrio e pedali, quindi dovrebbe essere naturale prestarci attenzione. Non è raro vedere selle piegate al limite della rottura con ciclista che ci pedala sopra totalmente ignaro ed in piena tranquillità.
9 – GLI OCCHIALI.
Gli occhiali da bici sono tecnici per diversi motivi. Tralasciando la qualità delle lenti che non ci interessa in questa sede, l’occhiale tecnico deve essere in grado di rompersi senza creare schegge pericolose per l’occhio. Non usate mai occhiali da vista in bici: risolvete il problema con occhiali tecnici graduati o con lenti a contatto.
10 – LO STILE DI GUIDA.
E’ fondamentale per ogni componente della bici il tipo di sollecitazione a cui viene sottoposto. E’ chiaro che il cicloturista che pedala solo su asfalto ad andatura limitata manterrà la sua bici intatta per molti anni, mentre l’endurista che pratica saltuariamente gare e che comunque si allena con tempi in discesa, nonostante utilizzi materiali di tutto rispetto darà un imput molto usurante alle parti meccaniche. Questa è la prima cosa da tenere a mente nella manutenzione della bici, e anche durante l’acquisto di una bici usata. E poi lo stile di guida cambia totalmente quando siamo in gruppo. Ma questa è un’altra storia, e se vi fa piacere leggerla vi rimandiamo all’articolo dedicato per quando si esce in compagnia.